raffaella cardarelli
11 September 2020

L’importanza di chiamarsi “Polymath”

raffaella cardarelli
11 September 2020

La celeberrima commedia teatrale “L’importanza di chiamarsi Ernesto” é una riflessione sulla persistenza di apparenzaforma nell’alta società vittoriana, quale chiaro limite per il progresso umano e sociale.

Oscar Wilde scrisse l’opera per scuotere le coscienze dei leader del suo tempo e sollecitarne un profondo cambiamento culturale.

Pur essendo, ahimè, molto lontana dalla genialità dello scrittore irlandese, ho voluto prendere spunto da lui per fare la stessa cosa. Ma, invece di Ernesto, parlerò della figura del Polymath, quale necessaria dimensione per i leader di oggi e di domani.

 

Il leader di domani: the Polymath

La commedia di Wilde suggerisce, di fatto, che serietà, preparazione, affidabilità e onestà intellettuale devono vincere sull’apparenza. É, quindi, solo la sostanza che può abilitare il progresso. Un messaggio, questo, che trovo quanto mai attuale, nonostante i 125 anni trascorsi dalla pubblicazione dell’opera e un mondo odierno sicuramente molto diverso da quello vissuto dal nostro autore.

Sostanza, nel mondo professionale, equivale a competenza, unita a valori. Se tuttavia il mondo è cambiato, è impensabile rispondervi con le stesse abilità, conoscenze e attitudini che ci hanno portato fin qui. Dobbiamo integrarle, costruire nuova sostanza, renderle trasversali, per gestire con efficacia le incertezze che caratterizzano il nostro presente. Questa attitudine multi-disciplinare è insita proprio nella figura del Polymath.

Ecco pertanto spiegata “l’importanza di chiamarsi” tale in questo momento storico. Ed ecco perché, in assenza di una formazione in Italia che risponda a questa più specifica e attuale esigenza, abbiamo costruito un percorso formativo inedito e trasversale, i cui contenuti e metodologie sono presentati di seguito.

Obiettivo primario de “La leadership di domani: The Polymath” é avvicinare i manager di oggi e di domani alle caratteristiche specifiche di questa dimensione, che é ormai troppo spesso trascurata dai sistemi didattici tradizionali. La specializzazione ha preso il sopravvento sulla preparazione olistica che, un tempo, caratterizzava la nostra formazione.

Tuttavia, alcuni imprenditori, studiosi e educatori si sono accorti che qualcosa non va. 

Per esempio, Waqās Ahmed, considerato un’autorità mondiale nel pensiero multi-disciplinare, già due anni fa affermava:

I migliori innovatori e i manager «a prova di futuro»sono quelli con una mentalità votata alla polimatia.
Waqās Ahmed, “The Polymath”, 12/2018

In questo 2020, con la nascita della “low touch economy“, questo è ancora più vero.  Vediamo perché.

Polymath chi?

La parola “Polymath” deriva dal greco ‘polymathes’ che, letteralmente, significa “che ha imparato molto“. Descrive quella tendenza a eccellere in diverse discipline e alla capacità di unirle per generare cambiamento.

Il più famoso e completo Polymath della storia è stato sicuramente il nostro Leonardo da Vinci.

Secondo Ahmed, tuttavia, tutti – non solo i geni – hanno il potenziale per diventare dei polymath, perché «siamo tutti esseri intrinsecamente poliedrici e dimostriamo chiaramente questa disposizione durante l’infanzia».

Per rimetterci in gioco, dobbiamo quindi tornare indietro nel tempo storico e in quello anagrafico!

I leader del 2020 che vogliono guadare il fiume e riprendersi un futuro che oggi appare incerto, hanno necessariamente bisogno di allargare i propri orizzonti, al di là delle conoscenze e abilità fino ad ora maturate. Perché non stiamo più vivendo una semplice evoluzione. Siamo davanti a una vera e propria rivoluzione, iniziata dal digitale e accelerata in maniera supersonica dalla pandemia, le cui caratteristiche non hanno alcun precedente.

Lo status quo non è quindi un’opzione.

Il cambiamento si impone, oggi, quale scelta obbligata. E lo è, in diversi gradi, per tutte le industrie. Se andiamo a vedere cosa successe ai consumi a seguito della crisi del 2008, pur non avendo avuto l’impatto devastante del Covid19, é subito evidente quanto trasversale sia la lista dei settori merceologici che furono più colpiti.Source: Booz & Company, Fall 2009 

 

La “low touch economy”, per le sue caratteristiche legate al distanziamento sociale imposto, alle restrizioni sugli spostamenti e alla percezione della sicurezza in un prodotto o in un servizio, espone alcuni settori mercelogici più di altri. Per alcuni l’urgenza di cambiare drasticamente è, addirittura, emergenza.

Source: Nick De Mey, Philippe De Ridder, “Shifts in the low touch economy” – 04/2020

Concordo con l’ Italian Institute of the Future, 08/2020 quando afferma che ciò di cui abbiamo bisogno è abbracciare una trasformazione di mindset non banale: dal criterio “reattivo” dobbiamo passare a quello “anticipativo”: pensare, cioè, in ottica futura per risolvere i problemi del presente.

Questo sarà possibile se riusciamo a creare la consapevolezza che le competenze convenzionali proprie della classe dirigente, ovvero di coloro che devono prendere le decisioni, non sono più sufficienti per affrontare la complessità e l’incertezza degli attuali sistemi.

Stefano Oliveri, Digital Transformation Director – Italian Institute of the Future, 08/2020

Quali competenze
sono ritenute adeguate a questa rivoluzione?

La complessità del mondo odierno e l’incertezza socioeconomica che tutto il globo sta affrontando post-Covid19, non possono essere comprese e sintetizzate guardandole solo da un singolo, se pur erudito, punto di vista. Leggere il presente per prevedere il futuro, usando più punti di vista, significa utilizzare le contaminazioni di più conoscenze trasversali per guardare oltre l’ovvio.

Il panorama tecnologico è ormai dominato da un’intelligenza artificiale sempre più infallibile, in un momento storico che ha tuttavia fatto crollare tutte le nostre certezze. In questo contesto, il fattore umano diventa più determinante della tecnologia stessa.

Non solo.

L’iper-specializzazione non è, quindi, più sufficiente per vincere le sfide che ci troviamo davanti. Nè la tecnologia. Sono entrambi potenti strumenti, il cui uso deve tuttavia seguire un’analisi sistemica e strutturale dei fenomeni di oggi. Essi hanno bisogno di una nuova lettura perché vi sono più variabili e, quindi, maggiori connessioni.

Come capire tutta questa complessità?

Sono le personalità poliedriche coloro in grado di fare questa analisi, interpretando questo cambiamento con lenti inedite. Sono loro, ne sono convinta da tempo, che guideranno la rinascita attraverso l’innovazione.

Innovazione di cui il 2020 ci ha offerto una chiave di lettura diversa: è la capacità di adattarsi velocemente al mondo che evolve (#adaptordie) e trasformare le incertezze in opportunità di business. Per fare questo, è necessario rispondere a interrogativi strategici impellenti.

Come…

… passare dalla difesa all’attacco?

… identificare un modello di business sostenibile
in un mondo in cui sono cambiate tutte le regole del gioco?

… riavvicinare la clientela al consumo, se la percezione del consumo è cambiata?

… trovare le risposte in un team ispirato, pronto a cogliere la sfida?

… trasformare la mia azienda in un organismo agile, propositivo e produttivo?

… sviluppare una personalità capace di guidare con efficacia il cambiamento,
in qualsiasi situazione, anche la più imprevista?

 

Esiste, inoltre, un importante problema comunicativo e relazionale, che tocca trasversalmente molte realtà imprenditoriali e professionali. La digitalizzazione ha disabituato le persone al rapporto umano con il prossimo e alla sua comprensione. Oggi, tuttavia, queste attitudini umane sono divenute indispensabili:

In un mondo che ci ha reso distanti,
da soli, non si va molto lontano!

La collaborazione, divenuta anche remota, con tutti i protagonisti del proprio mercato è conditio sine qua non per crescere il proprio business. Colmare questa carenza è, pertanto, diventato imperativo per ogni leader, manager o persona che voglia entrare nel mondo del lavoro con competenze adatte a gestire questo “new normal”.

Alla luce di tutte queste considerazioni, in questi ultimi mesi, abbiamo selezionato le competenze adatte ad affrontare tutte queste criticità, per disegnare un percorso formativo che metta insieme:

  • abilità e conoscenze verticali e orizzontali, come per esempio Conoscenza profonda di un’industria e Comunicazione;
  • intelligenza sociale, in quanto capacità di leggere e gestire i nostri interlocutori al meglio;
  • capacità di adattamento, in quanto velocità e efficacia di gestire il cambiamento.

Parliamo di IQ (intelligenza/conoscenza), EQ (intelligenza sociale) e AQ (capacità di adattamento).

É, allora, con grande entusiasmo e soddisfazione che oggi, insieme al nostro partner Wylab, annunciamo il lancio del nostro “La leadership di domani: The Polymath“, un tipo di formazione che abbiamo voluto trasversale sia nei contenuti, sia nell’erogazione.

Contenuti trasversali

Vi sono settori di business che sono stati colpiti per primi dalla rivoluzione digitale. Hanno quindi già avuto l’esigenza di cambiare velocemente i propri modelli di business. Per esempio lo sport e le industrie creative (musica, media, comunicazione e intrattenimento).

I nostri coach hanno maturato significative esperienze imprenditoriali e manageriali in ciascuno di questi settori. Hanno vissuto in prima persona la paura dell’estinzione (musica), partecipato allo sviluppo di nuovi paradigmi (media, comunicazione e intrattenimento) e affrontato, accanto ai fondatori, gli innumerevoli ostacoli di una nuova impresa che nasce e sviluppa nuove tecnologie (startup/scaleup). 

Da imprenditori, hanno capito che, per adattarsi al e facilitare il cambiamento, è di fatto fondamentale capire perché e come qualcosa muta. Saperlo comunicare agli altri. Collaborare con tutti gli stakeholder per sfruttare tutte le opportunità. Fare squadra.

I contenuti di questo percorso formativo sono stati pertanto disegnati per condividere gli innumerevoli errori e i più rari successi di queste industrie e imparare, così, dall’esperienza diretta di imprenditori manager.

Le sessioni si terranno nei mesi di ottobre e novembre 2020, con questa struttura e calendario:
(clicca sui titoli per scoprire i dettagli di ogni modulo)

30/10
Managing digital disruption through leadership

31/10
Leading your business through communication

6/11
Influencing & pitching in highly competitive scenarios

7/11
Presentation & human skills in business

N.B. – È possibile iscriversi sia al percorso completo, sia ai singoli moduli. 

Erogazione trasversale

Pensiero laterale e creatività sono necessari per risolvere problemi complessi. I coach sono professionisti altamente qualificati nei loro settori, imprenditori, dirigenti, manager – ma anche artisti, attori e musicisti. Questa inusuale combinazione di formatori permette un trasferimento di conoscenze e abilità sia verticali, sia orizzontali. Da queste, scaturiscono: pensiero laterale; creatività di approccio ai problemi; generazione di idee; comunicazione efficace e personalizzata alle situazioni e ai referenti.

Partecipazione
in presenza
o in remoto

Crediamo che la vera Leadership sia interazione e non solo teoria. Per questo abbiamo deciso di erogare ogni sessione in presenza di coach e colleghi di corso, nel rispetto delle regole sanitarie vigenti.
La prestigiosa sede per la formazione è quella del nostro partner Withersworldwide, in Via Durini, 18 – 20122 Milano.

Se l’emergenza sanitaria imponesse regole più stringenti, tutti i moduli saranno erogati da remoto, attraverso un percorso in live streaming. Lo abbiamo studiato ad hoc per preservare l’interazione diretta e il feedback immediato, che è un elemento distintivo del nostro coaching.

Il nostro approccio formativo è un mix di teoria (presentata con materiali video, audio e artistici) e esperienza diretta: innumerevoli workshop, whiteboard session, giochi di ruolo e lavoro progettuale. 

L’approccio didattico è disegnato per tenere sempre alto il coinvolgimento dei partecipanti, che non sono mai più di 20, per assicurare anche il massimo feedback individuale.

La leadership di domani: the Polymath
é un percorso rivolto a:

  • Manager che vogliano acquisire le competenze e le human skill necessarie per diventare dei leader efficaci all’interno delle proprie aziende.
  • Manager operanti in settori di business in rapida evoluzione, desiderosi di operare ed essere percepiti quali efficaci agenti di cambiamento.
  • Chiunque abbia concluso gli studi (università o master) e desideri approfondire o acquisire competenze di leadership, fondamentali per progredire in carriera.

Sarà un viaggio altamente interattivo e coinvolgente. La promessa é che questo spaventoso “New Normal” verrà visto, alla fine di ogni incontro, con rinnovata energia positiva. 

 Le difficoltà spesso preparano le persone normali a un destino straordinario
– dal film “Voyage of the Dawn Treader” (2010) – sceneggiatori: Christopher Markus, Stephen McFeely, and Michael Petroni

 

Noi non vediamo l’ora di iniziare questo viaggio con voi.

Le iscrizioni sono aperte QUI.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Alberto Bruzzone – Ufficio stampa Albachiara-Wylab / Mob. 339 8397270


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